La blasonatura inglese

Da Armoriale.
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Nella blasonatura inglese la prima cosa da menzionare è il campo, sia esso di un unico smalto o una partizione o un campo pavimentato, prima il tipo e poi lo smalto.

Azure, semé of trefoils argent, a lion rampant of the last--HOLLAND (d'azzurro, seminato di trifogli d'argento, al leone dello stesso)

Va poi descritta la principale pezza onorevole (in inglese ordinary), prima il nome e poi lo smalto.

Gules, a saltire argent--NEVILL, Earl of Warwick (di rosso, al decusse d'argento)

Vengono infine elencati, se ce ne sono, i carichi tra i quali è posta la pezza. Quindi i carichi posti sopra, sotto o a fianco di quello principale, sia a sinistra che a destra; quelli in capo sono descritti prima di quelli in punta e quelli a destra prima di quelli posti a sinistra.

Gules, a chevron between three mullets of six points, pierced, or--DANVERS, Northamp (di rosso, allo scaglione tra tre rotelle di sperone di sei punte, forate, d'oro)

Se non c'è una pezza onorevole, il carico principale, o quello (o quelli) che si trovano nel punto centrale, o nella zona centrale del campo, va descritto per primo, e ogni carico la cui posizione non è specificatamente indicata e non sia implicitamente da posizionarsi altrove, si considera posto nel centro dello scudo.

Azure, two organ-pipes between four crosses patée or--Lord WILLIAMS of Thame (d'azzurro, a due canne d'organo fra quattro crocette patenti d'oro)

Se non ci sono carichi del tipo suddetto, qualunque altro carico può essere descritto dopo il campo, facendo riferimento alla sua posizione rispetto agli altri.

Sable, three ducal coronets in pale or--The see of BRISTOL (di nero, a tre corone ducali ordinate in palo d'oro)

Quando tre carichi sono postidue e uno, è superfluo specificarlo e li si disegna sempre in questa posizione se non ne è specificata un'altra.

Or, three torteaux--COURTENAY (d'oro, a tre torte [di rosso, poste due e uno])

Nelle armi di Inghilterra deve perciò essere specificata la posizione dei tre leoni posti l'uno sull'altro, dicendo che sono posti in palo.

E' indispensabile descrivere la posizione di ogni singolo carico quando esista la possibilità di un equivoco. Sarebbe ad esempio superfluo descrivere un crescente o un biglietto come ritto, essendo questa la loro posizione ordinaria, ma molti altri carichi possono essere posti in molte posizioni diverse ma equivalenti: le chiavi, ad esempio, possono essere ordinate in palo (essendo in questo caso implicito il fatto che siano poste in palo), poste in fascia e ordinate in palo, poste in banda e ordinate in palo, poste in palo e ordinate in fascia e in molte altre posizioni che sarebbe inutile enumerare.

Per ultimi vengono descritti i carichi posti sulla pezza o sul carico centrale.

Argent, on a fesse sable, between three hawks rising proper, a leopard's face between two mullets or--STONEHOUSE, Radley, Berks (d'argento, su una fascia di nero, fra tre falconi soranti al naturale, un testa di leopardo fra due rotelle di sperone d'oro)

Di seguito è descritta la bordura e i carichi posti su questa.

Il cantone o il capo, con tutti i carichi posti su di essi, sono gli elementi successivi da blasonare.

Sable, on a cross engrailed argent, a lion passant gules, between four leopard's faces azure; on a chief or, a rose of the third, seeded of the fifth, barbed vert, between two Cornish choughs proper--The arms of Cardinal WOLSEY, now borne by CHRIST CHURCH, Oxford (dinero, su una croce spinata d'argento un leone passante di rosso, fra quattro teste di leopardo d'azzurro; su un capo d'oro, una rosa del terzo, bottonata del quinto, punteggiata di verde, fra due corvi della Cornovaglia al naturale)

Talvolta accade che una pezza o un carico sia sovrapposti ad altri e devono allora essere citati per ultimi con l'espressione sul tutto.

Infine si descrivono le differenze, o elementi identificativi di sequenza dinastica, e i distintivi di baronetto.

Nella blasonatura si dovrebbe evitare ogni ripetizione: il nome di uno smalto non dovrebbe essere usato due volte nel descrivere uno stemma. Per evitare questo problema è consuetudine usare i termini del primo, del terzo, del campo, ecc. Si usa il termine del campo se questo è di smalto uniforme, altrimenti si dice del primo, o del secondo e così via.

Se due carichi descritti uno dopo l'altro sono dello stesso smalto, lo smalto citato dopo l'ultimo vale per entrambi; ma, tranne alcuni casi, è preferibile indicare lo smalto dopo il primo e descrivere il successivo come dello stesso.

Sable, on a chevron or, between three estoiles of the second(or last), as many crosses pattée fitchée gules--Archbishop LAUD (di nero, su uno scaglione d'oro, fra tre stelle del secondo, molte crocette patenti pieficcate di rosso)

Benché la concisione sia molto gradita nella blasonatura, non si deve dimenticare che la migliore descrizione è quella più precisa. La ripetizione e la prolissità sono sicuramente errori, ma l'ambiguità è molto peggio.

Deve forse essere detto, con la massima chiarezza, che ogni carico per il quale sia possibile la distinzione tra il davanti e il retro deve essere di norma orientato verso la destra dello scudo, a meno che non sia chiaramente posto in altro modo; ma nelle bandiere i carichi devono essere rivolti verso l'asta, mentre sulla gualdrappa del cavallo sono rivolti verso la sua testa.

A questo proposito si tenga presente che nei seggi più antichi dei cavalieri della giarrettiera, nella cappella di San Giorgio a Windsor, gli scudi e i carichi sono inclinati verso l'altare, cosi che quelli sul lato nord sono orientati in modo contrario alla regola ordinaria.