Reggimenti dell'aviazione leggera

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Aviazione dell'Esercito

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Stemma del centro AVES
Stemma del 4º Rgt AVES Altair

L'Aviazione dell'Esercito (AVES) si articola oggi in reggimenti AVES, gruppi squadroni e squadroni (più che altro un'unità amministrativa). A questi si aggiungono anche i reggimenti di sostegno. Nel 1923 le formazioni e le unità di un tempo andarono a far parte dell'Aeronautica militare italiana. Soltanto all'inizio del 1950 l'Esercito ottenne nuovamente un'Aviazione Leggera dell'Esercito (ALE) le cui unità si svilupparono dapprima solo gradualmente. Con la riforma ordinativa del 1975 l'Aviazione dell'Esercito ottenne per la prima volta delle formazioni a livello di reggimenti (chiamati allora ancora "Raggruppamenti ALE") e furono riordinate anche tutte le altre formazioni e unità. Quando dopo il 1989 l'Aviazione di marina italiana ha potuto disporre di aerei da combattimento grazie ad un'adeguata modifica legislativa e ha cambiato il nome in "Aviazione Navale", anche l'Aviazione dell'Esercito ha richiesto una modifica del nome e l'eliminazione dell'attributo "leggera". La nuova denominazione di "Aviazione dell'Esercito" (Aves non è soltanto un'abbreviazione bensì richiama il termine latino di "uccelli") alla fine degli anni '90 è stata sostituita per del poco tempo con "Cavalleria dell'Aria", perché l'Aviazione dell'Esercito, nel quadro di ulteriori riforme ordinative dell'Arma di Cavalleria era stata inserita come sua specialità. In tempi brevi tuttavia venne nuovamente modificato l'inquadramento organico e l'Aviazione dell'Esercito ritornò a essere una specialità autonoma. Le formazioni odierne di AVES dipendono dalla Brigata Aeromobile "Friuli" o dalla Brigata del Comando Aviazione dell'Esercito a Viterbo (con funzioni prevalentemente amministrative).